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LA STORIA DELL’ELETTROSTIMOLAZIONE

da franco
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Sin dagli inizi della civiltà, l’obiettivo dell’uomo è mantenere uno stato ottimale di salute. Gli egiziani erano già consapevoli dei benefici della corrente naturale. Delle civiltà più antiche abbiamo ricevuto alcune indicazioni molto vaghe sull’uso delle correnti naturali, tuttavia, le informazioni che ci sono pervenute dalle civiltà romane sono molto più precise e dettagliate.Il primo protocollo sull’elettroterapia risale al 46 a.C ma dobbiamo attendere fino al diciottesimo secolo per l’emergere di studi scientifici e possibili applicazioni dell’elettrostimolazione moderna. Questi studi scientifici sarebbero quelli di Luigi Galvani e Volta.

Nel 1791, Luigi Galvani, nel Viribus electricitatis nel motu muscolare, scrive le proprie osservazioni in materia di contrazione muscolare, a causa di quello che lui chiama semplicemente “elettricità” arrivando alla conclusione che era possibile stimolare elettricamente i muscoli. Dal XIX secolo, la ricerca e le soluzioni tecniche e scientifiche si moltiplicano e si orientano verso diversi campi perché le possibilità di generare, immagazzinare e utilizzare gli impulsi elettrici vivono una spinta evolutiva notevole nel campo della medicina e della fisioterapia.

Ma torniamo indietro nel tempo:

-Nel 1831, Faraday scopre il fenomeno dell’induzione elettrica ed elabora un certo tipo di corrente alternata, che riceve il suo nome, cioè la corrente faradica.

-Nel 1833, Duchenne de Boulogne scopre un modo per stimolare elettricamente un muscolo senza necessariamente influenzare la pelle grazie all’utilizzo di elettrodi per la stimolazione transcutanea.

-Nel 1849, Du Bois Reymond comprese l’importanza della rapidità dell’emissione  degli impulsi per ottenere la depolarizzazione della membrana.

-Nel 1900, Leduc riprende gli studi precedenti inerenti la migrazione ionica e dimostra che un impulso può essere utilizzato per far migrare alcuni ioni attraverso la barriera cutanea senza danneggiarla.

-Nel 1902, Weiss comprendeva la base di una contrazione muscolare indotta e la relazione tra l’intensità dello stimolo e la sua durata.

-Nel 1925, Bernard iniziò lo studio delle correnti interferenziali.

-Nel 1939, Le Go intraprende lo studio applicativo degli stimoli interferenziali

-Nel 1950, Nemec perfezionò gli studi di Le Go arrivando a costruire un apparato per l’emissione di questi impulsi.

-Nel 1965, Melzac e Walls pubblicarono sulla rivista Science “Il meccanismo del dolore, una nuova teoria”, un lavoro sul controllo e la modulazione fisiologica. Con questi studi dimostrano l’elettrostimolazione con lo sviluppo di decine (elettrostimolazione del nervo transcutaneo).

-Nel 1972, Sibilla propone una tecnica con elettrostimolazione per l’applicazione della scoliosi idiopatica.

-Nel 1988, G. Cometti ha studiato gli effetti dell’allenamento con l’elettrostimolazione nello sport e nella salute.

-Nel 1989, G.cometti ha raggiunto un incremento ottimale delle capacità di forza dopo l’allenamento con elettrostimolazione.

Di conseguenza, in questa linea temporale possiamo vedere che, tanto tempo fa, era già conosciuto in un modo o nell’altro applicazione medica, e da allora è stata incorporata elettrostimolazione medica nel mondo dello sport e fisioterapia.

L’elettrostimolazione muscolare ad oggi è utilizzata in ambito fisioterapico quindi con risultati ottimi dal punto di vista dell’incremento della forza muscolare. Oggi con l’elettrostimolazione e grazie a una modernissima apparecchiatura è possibile associare esercizi funzionali alle stimolazioni elettriche del muscolo. E’ utilizzata nei trattamenti pre e post operatori e in numerose patologie che interessano sia il sistema muscolare sia l’apparato scheletrico.

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